Termoarredo: una guida completa

Il bagno è uno degli ambienti maggiormente votati alla funzionalità all’interno di una casa, poiché consente di soddisfare un’esigenza quotidiana quale la cura dell’igiene personale e, al contempo, di ritagliarsi un momento di relax.


Per questo, è necessario che ogni elemento d’arredo, e non solo, sia in grado di coniugare in maniera equilibrata funzionalità e stile; ciò è particolarmente importante perché, a differenza di altri ambienti domestici, il bagno spesso è costretto in spazi relativamente limitati, che costringe a scelte volte ad ottimizzare lo spazio a disposizione.


Uno degli elementi che meglio si adatta a questo tipo di esigenza è il termoarredo: in questo articolo vedremo di cosa si tratta, quali sono le modalità di funzionamento e come scegliere il modello che meglio si integra con un determinato stile di arredamento.


Bagno con Termoarredo

Nella foto: Bagno con Termoarredo


Cos'è il termoarredo e a cosa serve

Il termoarredo è un dispositivo – denominato anche scaldasalviette – la cui funzione principale è quella di riscaldare o asciugare tovagliette e asciugamani utilizzati in bagno; poiché si tratta, a tutti gli effetti, di un calorifero, esso può essere impiegato anche per il riscaldamento dell’ambiente.


Dal punto di vista tecnico, il termoarredo si presenta come un dispositivo – allestito a parete oppure ‘a bandiera’ - la cui struttura è formata da due collettori tubolari, disposti in parallelo tra loro e in verticale, connessi da un numero variabile di tubicini orizzontali (come i pioli di una scala); la distanza tra i moduli orizzontali può variare, così come il pattern della loro disposizione tra i collettori, ma è sempre tale da consentire di poter lasciare ad asciugare almeno una salvietta o un asciugamano.


In genere, dove c’è più margine è previsto che vengano posti gli asciugamani più spessi o i teli di grandi dimensioni mentre tra i tubolari più ravvicinati è possibile inserire salviette o asciugamani più sottili.



Come funziona il termoarredo

In linea di principio, un termoarredo bagno funziona in due modi diversi, a seconda del tipo di tecnologia utilizzata.


Uno scaldasalviette idraulico sfrutta gli stessi principi dei comuni termosifoni: il dispositivo è connesso all’impianto di riscaldamento principale e funziona solo quando anche quest’ultimo viene attivato.


Un termoarredo elettrico, invece, sfrutta una resistenza elettrica in grado di esprimere una potenza compresa tra i 50 ed i 300 Watt; il dispositivo è in grado di produrre calore grazie ad un liquido termovettore che si trova all’interno dei collettori e dei pioli.


Il funzionamento di questo tipo di scaldasalviette può essere regolato tramite un timer oppure un sistema di modulazione della temperatura (tramite un comando fisico o digitale); per via del ricorso all’energia elettrica, è consigliabile installare dispositivi di questo tipo lontano dai punti in cui potrebbero entrare in contatto diretto con l’acqua.


Infine, esistono anche modelli dal funzionamento misto, ossia in grado di integrare contemporaneamente il sistema idraulico con quello elettrico.



Tipi di termoarredo

I termoarredo possono essere catalogati in diversi modi, in base a parametri diversi, ossia l’installazione, il funzionamento e il design.


Per quanto riguarda l’installazione possono essere ‘a parete’ (se assicurati ad una superficie in muratura in maniera fissa) oppure ‘a bandiera’, ossia incernierati ad un elemento che funge da perno e ne consente la rotazione a 180°. In base al funzionamento, invece, come sottolineato in precedenza, vi sono quelli idraulici, elettrici e gli scaldasalviettea funzionamento misto.


La caratteristica più visibile in base alla quale è possibile distinguere i vari modelli di termoarredo è il design (che prescinde dalla specifica tecnologia di funzionamento); quello più comune ricorda la struttura di una scala a pioli e rappresenta la soluzione più convenzionale, che consente al dispositivo di fungere effettivamente anche da scaldasalviette.


Un’interessante variazione sul tema è rappresentata dai termoarredo a onda, che presentano uno sviluppo principalmente orizzontale per mezzo di una fitta serie di elementi tubolari ondulati, posti a distanza tale da consentire di lasciare ad asciugare salviette ed asciugamani.


I termoarredo a specchio, invece, integrano una superficie riflettente all’interno della struttura formata dagli elementi tubolari e, per questo, costituiscono di fatti un complemento d’arredo indipendente con una destinazione d’uso diversa dall’asciugatura di salviette e simili.


Rispetto ai modelli canonici con i collettori verticali, i termoarredo a colonna rappresentano una valida alternativa in grado di soddisfare principalmente le esigenze di riscaldamento dell’ambiente; questo tipo di dispositivi presenta una struttura in cui i collettori sono disposti in orizzontale e i tubolari in verticale, raggiungendo anche un’estensione notevole.


Di notevole impatto visivo sono anche termoarredo a piastra che, come si può facilmente intuire dal nome, sono costituiti da un unico modulo la cui superficie rettangolare non presenta tubi o altri elementi simili (in tal caso il dispositivo assolve la stessa funzione di un termosifone) ponendosi come opzione ideali per bagni dall’impostazione moderna e dal design elegante e minimalista.


Infine, il novero dei principali tipi di termoarredo include anche quelli ‘a pavimento’, ossia i dispositivi che presentano un punto d’attacco al pavimento che possono essere installati a quest’ultimo anziché ad una parete come avviene per tutte le altre tipologie più diffuse.


Bagno con Termoarredo

Nella foto: Bagno con Termoarredo


Come scegliere il termoarredo

Quando si ha la necessità di scegliere un termoarredo per il proprio bagno, è necessario tenere in considerazione una serie di fattori, in modo tale da individuare l’opzione che più si adatta alle caratteristiche dell’ambiente in cui verrà installato.


In primo luogo, bisogna tenere in conto le dimensioni del bagno: un locale grande necessita di un dispositivo particolarmente potente per poter essere riscaldato in maniera uniforme ed in tempi ragionevoli; di contro, per un ambiente dalle dimensioni contenute, un dispositivo non troppo grande né eccessivamente potente rappresenta la soluzione ideale.


Un altro fattore da tenere presente quando si deve scegliere il termoarredo è l’estensione della superficie a disposizione per l’installazione; alcune soluzioni – specie quelle di design – possono necessitare di una porzione più ampia di parete.


Per i bagni di piccole e medie dimensioni è consigliabile optare per un termoarredo non troppo ingombrante, così da poterlo montare a mezza altezza e riservare parte della stessa parete all’installazione dei sanitari a terra o sospesi o alla collocazione di un complemento d’arredo diverso.


Al netto delle valutazioni logistiche e funzionali, la scelta di un termoarredo passa anche attraverso la valutazione delle caratteristiche estetiche e di design del dispositivo.


In tal senso, la scelta è estremamente ampia ed è in grado di intercettare i gusti e le esigenze più diversificate: i modelli più essenziali sono costituiti da un modulo verticale formato da pioli connessi a collettori verticali; quelli più ricercati, invece, possono avere forme più o meno schematiche e presentare soluzioni stilistiche anche molto complesse: alcuni termoarredo sono costituiti da una serpentina singola dal profilo squadrate, altri presentano pioli disposti in maniera ‘artistica’ (ossia non ortogonale rispetto ai collettori laterali) oppure i tubolari principali collocati in maniera asimmetrica rispetto al corpo principale del dispositivo; alcune proposte più ‘radicali’ prevedono che i collettori principali siano disposti in orizzontale mentre i tubi intermedi corrano in verticale, magari intrecciandosi tra loro.


In quanto complemento d’arredo a tutti gli effetti, il termoarredo deve potersi integrare armonicamente con tutti gli altri elementi che formano l’arredo del bagno, in particolar modo i mobili (sia arredo bagno che mobili lavanderia) e i rivestimenti.


In tal caso, più che alla struttura o alla foggia del dispositivo, bisogna valutare il materiale e la lavorazione (satinatura, cromatura, verniciatura), ovvero l’insieme delle caratteristiche che definisce lo stile di un dispositivo.


Per quanto riguarda il colore, nella maggior parte dei casi il termoarredo è bianco (altre colorazioni sono molto più rare), così da accordarsi almeno ai sanitari, anch’essi di colore chiaro nella stragrande maggioranza dei casi.


Per quanto riguarda gli accostamenti di carattere estetico e stilistico, per bagni in stile classico, ad esempio, è possibile optare per soluzioni dalla linea vagamente vintage i cui elementi si accordino alla rubinetteria ed altri complementi d’arredo spiccatamente vintage o retro; nel caso in cui il bagno venga allestito ed arredato in stile industriale, moderno e minimal, le possibilità di scelta sono piuttosto ampie: la maggior parte dei modelli di termoarredo risponde a esigenze di design contemporaneo, dai profili essenziali in grado di integrarsi in maniera armonica in contesti diversi.


In linea generale, è consigliabile evitare di installare il dispositivo in un contesto privo di contrasto cromatico (pannello bianco su parete bianca, ad esempio) in quanto ciò annullerebbe qualsiasi contributo dello scaldasalviette all’arredamento dell’area bagno; pertanto, se possibile, è bene optare per rivestimenti o tinteggiature dai colori tenui ma in grado comunque di mettere in risalto gli elementi tridimensionali del bagno grazie al ricorso a pattern o tonalità ricercate ed originali.